Cerca ABI CAB, banche e istituti di credito

Quando nacque la moneta nacque contestualmente anche l'esigenza di un soggetto capace di gestire lo scambio e il deposito del denaro. I primi banchieri nacquero nell'antica Grecia ma è soltanto nel Medioevo che si ebbero le prime vere banche le quali, oltre alle funzioni di deposito, iniziarono ad avere funzioni nell'ambito del credito. Di fatto la banca moderna si differenzia dalla banca antica solo perché è più grande e svolge maggiori operazioni.
Le banche moderne giungono nel mercato dei capitali a lungo, medio e breve termine con la raccolta e l'investimento di mezzi monetrari nei settori economici. Gli istituti bancari sono considerati una sorta di intermediari del credito. Va considerato come nel settore creditizio si possano distinguere due tipologie di banche: la Banca di credito ordinario, che interviene nel mercato monetario raccogliendo moneta in forma di depositi al risparmio e in conto corrente (e consentono alla banca stessa operazioni di breve termine); la Banca di credito speciale interviene nel mercato finanziario concedendo credito a medio o lungo termine procurandosi il denaro in maniera giuridica speciale. Le funzioni essenziali della banca sono: facilitare i pagamenti (si parla in questo caso di funzione monetaria), ridistribuire il capitale liquido raccolto (questa è chiamata funzione creditizia), infine indirizzare i risparmi verso forme permanenti di investimento (funzione di investimento).
La Legge bancaria italiana considera gli istituti di credito a breve termine (o banche ordinarie) come aziende di credito; la banca in questo ambito riceve e fa credito; alla base di ogni meccanismo c'è la fiducia accordata dal risparmiatore alla banca e viceversa. La sua principale attività è la raccolta del denaro - in deposito - dei risparmiatori dietro il compenso di un interesse - passivo - per poi ridarlo in prestito, dietro ad un compenso chiamato interesse attivo. Questa tipologia di banche è la più comune e diffusa sul territorio.